Progettare il welfare di domani

30/03/2020

Team aziendale in riunione - WelFare Insieme

Quali conseguenze sta generando il Coronavirus sulle nostre comunità e sul sistema di welfare del Paese? E quali sono le iniziative positive che si stanno sviluppando per affrontarlo? Welfare Insieme sente la responsabilità di diffondere una corretta informazione in merito all’emergenza in corso con un solo obiettivo, quello di raccontare le conseguenze di questa situazione per le nostre comunità e per il sistema di welfare, ma anche trasmettere un segnale di speranza: noi ci siamo e continuiamo a garantire il supporto di sempre. Ecco i temi da sciogliere per tornare a raccontare una “nuova normalità”.

Le ripercussioni

Le misure di contenimento del contagio stanno determinando diverse conseguenze per gli attori del secondo welfare, ma anche per le fasce più fragili e discriminate della popolazione. In questi giorni associazioni e cooperative hanno lanciato numerosi appelli per richiamare l’attenzione su alcune questioni fondamentali:

  • Quali sfide dovrà affrontare il mondo delle imprese?

Le parti sociali evidenziano come una strategia fondamentale in questo periodo delicato riguardi l’applicazione dello smart working. Nello specifico l’accordo raccomanda il “massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza”. Inoltre, l’accordo chiede di incentivare “le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva”.

A riguardo si segnala un link relativo alla differenza tra Smart working e Remote Working

  • Come garantire continuità ai servizi alla persona, alla famiglia e alle persone più vulnerabili?

il Terzo Settore – quella “Italia che ricuce”, secondo la definizione del Presidente della Repubblica – ce la sta mettendo tutta per rafforzare le maglie dell’assistenza sanitaria e pensa già al domani, quando torneremo a fare comunità. Ma bisogna garantire la sicurezza di milioni di volontari e operatori e destinare a questi ultimi misure di sostegno al reddito e ammortizzatori sociali. Oltre a conseguenze immaginabili sui più deboli, la mancata tenuta del settore potrebbe avere pesanti ripercussioni anche sull’occupazione, in particolare femminile.

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