Diminuiscono i contratti premiali ma rimane saldo il welfare: questi i dati del Ministero del Lavoro tra marzo 2021 e marzo 2022
19/05/2022
I contratti che prevedono premi di risultato registrano un calo del 17% e rimangono concentrati al Nord; crescono invece gli accordi che prevedono misure di welfare, il numero di lavoratori che vi accede e la cifra media del premio
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha presentato i dati sui contratti di secondo livello che prevedono Premi di Risultato: tra marzo 2021 e marzo 2022 si registra un calo del 17%, i contratti depositati presso il ministero passano dagli 8.491 ai 6.997, con una perdita che sfiora le 1.500 unità.
Diverse le cause che hanno portato le aziende a rivedere i loro contratti. Sicuramente la pandemia si è abbattuta anche sul mondo del lavoro e insieme all’inflazione e all’aumento dei costi dell’energia, ad essere penalizzata, è stata la contrattazione premiale che dopo la crescita degli scorsi anni, conosce adesso un significativo arresto.
Rimane invariata la frammentazione che caratterizza questo genere di contrattazione: gli accordi rimangono concentrati prevalentemente nelle medio-grandi imprese, in quelle più piccole, nonostante siano la stragrande maggioranza nel nostro Paese, il premio di risultato resta meno utilizzato.
Sempre secondo i dati del Ministero emerge una diversa distribuzione geografica delle aziende che ricorrono a premialità contrattate e la maggioranza rimane saldamente al Nord: il 71% degli accordi vengono stipulati infatti nelle regioni settentrionali, il 19% in quelle centrali, soltanto il 10% in quelle meridionali.
Sul fronte delle attività economiche interessate dai contratti, il 59% è nel settore nei servizi, il 40% nell’industria, solo l’1% nell’agricoltura.
La buona notizia è che restano invece stabili gli accordi che prevedono sia misure premiali sia welfare aziendale, questi contratti passano dal 57% del 2021 al 59% di oggi. Aumentano anche i lavoratori che attraverso accordi premiali beneficiano di misure di welfare, passando a 1.450.000, rispetto a 1.410.000 dello scorso anno. Anche la cifra del premio in welfare cresce nel 2022, attestandosi in media a 1.676 euro, rispetto ai 1.432 euro del 2021.
Secondo questi dati, nonostante la flessione della contrattazione di Premi di Risultato, il welfare aziendale rimane un punto di forza per imprese e lavoratori, e le aziende che lo assumono nelle loro politiche lo ripropongono stabilmente ai propri dipendenti.
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