«Settimana corta»: in Germania sperimentazione su larga scala

05/04/2024

La Germania è l’ultimo Paese Europeo a testare la settimana lavorativa di quattro giorni: Olaf Scholz ha annunciato lo scorso febbraio l’avvio di una sperimentazione in 45 aziende tedesche che lavoreranno un giorno in meno a settimana a parità di retribuzione.

In Europa in questi ultimi anni, esperienze simili si sono viste in Spagna, Islanda, Regno Unito, Svezia e Finlandia.

In Italia non è mai stata approvata una modifica legislativa, né si è mai dato vita ad una sperimentazione su scala nazionale, ma ci sono sempre più aziende che scelgono di provare il nuovo orario di lavoro.

Tra le prime a provare la settimana corta c’è Intesa San Paolo, che oltre un anno fa l’ha proposta ai 28mila dipendenti delle gruppo con un’adesione del 70%.

Si è aggiunta di recente Lamborghini, con un accordo che alterna la settimana di 5 giorni a quella da 4. Anche EssilorLuxottica ha proposto ai dipendenti di applicare la settimana lavorativa di 4 giorni per venti settimane l’anno, come primo passo «di un percorso che porta finalmente nelle fabbriche quella valorizzazione di tempo e spazio personale che fino ad oggi è stata un’esclusiva del mondo degli uffici», come ha spiegato alla Stampa Piergiorgio Angeli, responsabile delle Risorse umane.

L’Istat nel suo rapporto «Misure di produttività, anni 1995-2022», afferma che una riduzione dell’orario potrebbe incidere positivamente sull’attività delle imprese. La produttività, infatti, diminuisce dello 0,7% per effetto dell’aumento delle ore lavorate. Secondo alcuni esperti, l’introduzione di una settimana lavorativa di quattro giorni potrebbe ovviare a questo problema, permettendo allo stesso tempo di migliorare la salute mentale dei dipendenti.

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