Congedi paternità: per l’80% degli uomini 10 giorni sono pochi
10/05/2024
Il diritto alla paternità è molto sentito dalle nuove generazioni che ritengono l’attuale congedo di paternità – 10 giorni retribuiti di assenza dal lavoro fruibili dai 2 mesi precedenti alla data presunta del parto ai 5 successivi- insufficienti. E’ quanto emerge dall’ultima indagine realizzata dall’Osservatorio D di Valore D e SWG, secondo la quale quasi l’80% degli uomini ritiene appunto «totalmente inadeguato» il congedo di 10 giorni. Ben 3 uomini su 5 vorrebbero poter usufruire di un congedo di paternità esteso da 1 a 3 mesi, in modo da essere più presenti alla nascita (per il 38%). Il 79% degli uomini e l’81% delle donne considerano il congedo di paternità positivo per l’equilibrio e il benessere generale della vita e della coppia, il 77% degli uomini e l’80% delle donne lo ritengono utile per la crescita personale e lo sviluppo come genitore.
L’esigenza che si manifesta è dunque quella di poter vivere la paternità e cogliere l’opportunità di creare un legame forte con i propri figli : il 67% degli intervistati nella fascia di età 18-34 anni ritiene che sia un bene che anche il padre possa occuparsi dei figli piccoli .
Resta un 22% secondo il quale il congedo di paternità sia da limitare, perché la cura del neonato è competenza esclusiva della madre nei primi mesi di vita.
Emerge anche una carenza di informazione: solo il 13% degli uomini oggetto del campione conosce in modo dettagliato come funziona il congedo di paternità a cui, si può aggiungere il congedo parentale, ovvero un periodo di astensione facoltativa dal lavoro di massimo 6 mesi (elevabili a 7) che il padre può prendere per occuparsi del suo bambino o della sua bambina entro i 12 anni di vita.
I lavoratori autonomi, invece, hanno diritto a 3 mesi di congedo parentale indennizzato, da utilizzare entro l’anno di vita del neonato. Infine, per i padri iscritti alla Gestione Separata INPS, vale la possibilità di richiedere un congedo parentale indennizzato per 3 mesi da usufruire entro il dodicesimo anno di vita del figlio. Solo tre mesi spalmati su dodici anni: ecco uno dei tanti volti del gender gap e, più in generale, di una società costruita secondo criteri squilibrati.
Secondo 7 intervistati su 10 il congedo di paternità può favorire l’uguaglianza di genere con un maggior equilibrio nelle attività di cura.
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