A Treviso, l’agenzia Ideeuropee premia con un bonus di 500 euro i dipendenti che utilizzano i social per promuovere in modo corretto le iniziative aziendali.

«Mai come in questo momento la credibilità è qualcosa che non si compra al supermercato — osserva Piergiorgio Paladin, il titolare —. C’è stato il boom degli influencer ma ora vediamo anche quanto è facile cadere da un momento all’altro».

Il caso di Chiara Ferragni è emblematico di come i social possano essere terreno di passi falsi . In realtà, assicura Paladin, la decisione di mettere in palio il bonus è stata da lui presa in tempi non sospetti .

Sono molte le realtà nelle quali i dipendenti già fanno spontaneamente e gratis il lavoro di promozione delle attività della propria azienda.

La novità della prospettiva di remunerazione per il «buon postare» è operativa dai primi di gennaio e si aggiunge al sistema di welfare di Ideeuropee, con premi e obiettivi, che funziona da tre anni per un massimo che ora arriva a duemila euro.

Come capire chi si è comportato bene sui social?

Conterà il numero di post promozionali, che dovranno essere «circa uno ogni due mesi», spiega Paladin , mentre non conterà il numero di like raccolti.

Contenti i 12 dipendenti, la cui età media è di 35 anni.

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