Confartigianato accanto alle persone e alle imprese

28/06/2022

Matilde Petracca, Responsabile dei Servizi di Welfare, e Giovanni Righetto, Welfare Specialist di Confartigianato Imprese Lecco ci spiegano l’importanza di piani di welfare anche per le piccole imprese e il successo che l’iniziativa sta riscuotendo sul territorio.

 

Prosegue il viaggio di WelFare Insieme volto a conoscere i professionisti che ogni giorno rispondono alle esigenze della comunità e delle imprese. Esperti che conoscono leggi, diritti ed opportunità, capaci di soddisfare le richieste delle persone e dei lavoratori, nella consapevolezza che il welfare sta diventando, sempre più, un vero e proprio motore di crescita sociale e sviluppo economico.

Abbiamo chiesto a Matilde Petracca e Giovanni Righetto, rispettivamente Responsabile dei Servizi di WelFare e Welfare Specialist di Confartigianato Imprese Lecco, una riflessione sull’evoluzione della cultura del Welfare e sui servizi offerti in maniera peculiare dall’associazione che rappresentano sul territorio

Qual è, secondo voi, il valore assoluto del Welfare come strumento volto al sostegno e al benessere di comunità, di famiglie e di imprese?

Confartigianato Imprese Lecco si è sempre posta in un atteggiamento di ascolto nei confronti delle esigenze e dei bisogni dei propri imprenditori, che sono innanzitutto delle persone. Inoltre, essendo fortemente radicata nel territorio, l’Associazione ha cercato nel tempo di intessere relazioni con gli altri “attori” al fine di poter diventare interlocutore riconosciuto anche su temi che non sono storicamente legati alle attività più tradizionali e conosciute. Proprio sulla scorta di questi ragionamenti, secondo noi il ruolo del welfare dovrebbe essere il saper dare una risposta concreta ai bisogni delle persone e delle imprese proponendo “servizi” e soluzioni che non vengono offerti dal sistema pubblico lasciando alcune esigenze inevase; inoltre il welfare può essere uno strumento valido per dare un impulso all’economia locale in un’ottica di economia circolare.

Quali percorsi o progetti ha intrapreso Confartigianato Lecco per accrescere la cultura del Welfare nel proprio territorio?

Per diffondere la cultura del welfare tra imprese e famiglie, abbiamo organizzato negli anni diversi seminari e incontri informativi sul tema. Abbiamo anche attivato lo sportello “welfare point” per rispondere alle esigenze degli imprenditori e delle loro famiglie, stringendo collaborazioni e convenzioni con partner locali in grado di dare risposte concrete alle esigenze, una tra tutte, la difficoltosa ricerca della badante. Inoltre, abbiamo erogato consulenza diretta alle aziende interessate tramite visite aziendali personalizzate in base alle dimensioni delle imprese e delle loro necessità, infine, l’Associazione ha sperimentato direttamente al suo interno il servizio di welfare, riconoscendo a tutti i collaboratori, sia per il welfare contrattuale sia per un atto di volontarietà l’erogazione dei buoni TreCuori, a nostro avviso, lo strumento migliore per raggiungere l’obiettivo già citato di economia circolare: uno  schema performante grazie al quale le ricorse economiche immesse sul territorio ritornano allo stesso sostenendo l’economia locale. Infine, far sperimentare direttamente ai collaboratori questo strumento fa sì che siano loro in prima persona a promuoverlo agli imprenditori con maggiore consapevolezza.

Quale modello operativo ha adottato Confartigianato Lecco per diffondere la cultura del Welfare nel proprio territorio?

Il modello operativo adottato dall’associazione prevede un coordinatore del welfare, Matilde Petracca, con due “specialist”: uno “specialist aziende”, Giovanni Righetto e uno “specialist persone”. Le figure tecniche sono state formate grazie al supporto di WelFare Insieme e hanno compiti diversi, ma con numerosi punti di contatto. In particolar modo, in questi anni, il welfare specialist aziende ha tenuto diversi seminari informativi, effettuato numerose visite aziendali, spiegato agli imprenditori e ai loro collaboratori lo strumento e si è preoccupato di selezionare ed attivare imprese quali erogatori di servizi, imprese associate a Confartigianato consapevoli ed affidabili. Relativamente al welfare specialist persone, che si occupa del welfare point, posizionato strategicamente all’interno degli uffici del Patronato, ha organizzato diversi seminari informativi, ovviamente con focus di approfondimento diversi rispetto a quelli del welfare aziendale, ha monitorato le esigenze incanalandole verso i partner. Inoltre è stata creata una mail dedicata welfare@ che leggono tutte e tre queste figure: un segnale di attenzione in più per i nostri interlocutori. Infine, essendo le politiche di conciliazione uno strumento di welfare, i due sportelli dialogano con regolarità e condivisione di intenti. In particolare la Dr.ssa Petracca, specializzata nel work life balance, coglie le opportunità di contatto di questi due settori, partecipando anche a bandi pubblici che permettono azioni combinate, ad esempio per la diffusione della conoscenza di questi strumenti. Risultato, tra l’altro, già diverse volte raggiunto.

Quali sono, a vostro avviso, le sfide del Welfare di comunità di fronte ai cambiamenti portati dal Covid?

La sfida principale sarà quella di dare risposte sempre più puntuali alle richieste di persone e famiglie per poter arrivare a dare assistenza sanitaria e psicologica da erogare tramite il welfare e con erogatori “conosciuti” ed affidabili. La velocità di risposta richiesta è decisamente cambiata, come anche l’atteggiamento di attesa, e pretesa, nei confronti di possibili soluzioni. Il covid ha segnato un punto di non ritorno e i processi devono adeguarsi a queste nuove dinamiche, altrimenti saranno vani gli sforzi compiuti fino ad ora.

La vostra esperienza personale: occuparsi di Welfare nel territorio. Progetti realizzati, servizi offerti, aneddoti, sogni nel cassetto?

Oltre a quanto già descritto, riscontriamo con piacere il fatto che diverse aziende che hanno introdotto il welfare aziendale lo stanno rinnovando di anno in anno con soddisfazione da parte dei loro collaboratori e, ovviamente, nostra. Questo vuol dire che Confartigianato Imprese Lecco è riconosciuta sul territorio come interlocutore affidabile anche su questi nuovi temi.

Tra i sogni nel cassetto ci prefiggiamo di portare sul territorio una maggior consapevolezza riguardo al welfare e di diffondere sempre più questa cultura per dare risposte sempre più personalizzate alle esigenze di imprese, lavoratori e famiglie implementando inoltre lo sviluppo concreto dell’economia locale che porterebbe un miglioramento della qualità della vita di tutti gli attori coinvolti.

Sinergie sul territorio e convenzioni con partner fidati possono rappresentare una chiave di lettura perseguibile per ottenere risposte efficaci e veloci.

Infine, anche il dialogo col pubblico agevolerebbe ulteriormente queste dinamiche.

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