Welfare aziendale per i salari in difficoltà e contro le “grandi dimissioni”
23/08/2022

Efficaci piani di welfare aziendale, in grado di rispondere ai reali bisogni dei lavoratori, diventano un fondamentale strumento di sostegno al reddito e di contrasto all’abbandono volontario del lavoro.
All’aumento del costo dell’energia, scatenato dal conflitto russo-ucraino in corso, sono seguiti gli aumenti dei beni alimentari e dei servizi, quelli ricreativi e quelli dei trasporti.
Il rialzo dei prezzi finali si traduce in aumento della spesa e perdita di potere d’acquisto.
Il welfare aziendale si rivela in questo panorama una soluzione per i salari in difficoltà dei lavoratori.
Ad esempio il sostegno per le spese scolastiche dei figli, assistenza per familiari non autosufficienti, servizi di baby-sitting, sostegno per le spese sanitarie. O ancora per i viaggi e le attività culturali, e anche i trasporti, come servizi di car-sharing o il bonus benzina 2022, che ha riconosciuto fino a 200 euro di rifornimento l’anno ai lavoratori (ne abbiamo parlato qui).
Buoni piani di welfare aziendale, in grado di rispondere alle reali necessità dei dipendenti, possono rivelarsi la soluzione per tanti lavoratori e le loro famiglie.
Altro aspetto importante e di grande attualità su cui il welfare aziendale può fare la differenza, quello noto come “Grandi dimissioni”.
Fenomeno nato in America come “Great resignation”, dove nell’arco dell’estate 2021 oltre venti milioni di persone hanno lasciato volontariamente il lavoro.
Anche l’Italia post-Covid ne è stata interessata; secondo l’Inps solo nel primo trimestre del 2022 sono oltre 300mila le persone che si sono licenziate con un contratto a tempo indeterminato, mai così tante negli ultimi otto anni.
A differenza di ciò che accade negli Stati uniti, in Italia non si lascia il lavoro per “cambiare vita”: chi si dimette rimane nel mondo del lavoro e sceglie offerte migliori, condizioni ottimali di work-life balance, flessibilità nella gestione del lavoro.
Il welfare aziendale, che mette al centro il benessere del lavoratore e il bilanciamento vita-lavoro può diventare, in questo panorama, uno strumento efficace per contrastare il fenomeno delle grandi dimissioni.
Non solo, con tutti i benefit che prevede, attraverso i quali si cura dei dipendenti e delle loro famiglie, ma anche attraverso formule di lavoro ibride o smart working e ponendo attenzione all’ambiente lavorativo stesso, fa sentire i dipendenti stimolati e partecipi.
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