Le novità dell’Assegno Unico 2023
05/05/2023
![assegno unico](https://www.welfareinsieme.it/wp-content/uploads/2023/05/assegno-unico-300x200.jpg)
Ad un anno dall’entrata in vigore dell’Assegno Unico, nel 2023 ci sono già delle novità: l’aumento dell’importo per i nuclei con figli minori a carico, i nuclei numerosi e quelli con figli disabili.
Per adeguarlo all’inflazione, analogamente con quanto avviene per le pensioni, anche l’importo è stato rivalutato dell’8,1% : l’importo base per figli minorenni passa da 175 euro a 189 euro per la soglia massima e da 50 a 54 euro per quella minima.
Gli aumenti, operativi dal mese di aprile, sono automatici e hanno effetto retroattivo a partire da gennaio 2023. Cambia però il calendario dei pagamenti
L’importo varia in base all’ISEE che va presentato ogni anno.
Cambia anche il calendario dei pagamenti :le date di erogazione saranno divise in due finestre, a seconda che l’importo dell’Assegno Unico sia variato rispetto ala mese precedente o meno:
- Dal 10 al 20 di ogni mese, sarà corrisposto l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente;
- dal 20 al 30, quello per le nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che – rispetto al mese precedente – subiscono variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’Isee.
Inoltre, l’Inps ha chiarito che “a partire dal 1° marzo 2023, per coloro che hanno già trasmesso la domanda di Assegno unico e universale all’INPS entro il 28 febbraio 2023, che non sia stata respinta né revocata, decaduta o oggetto di rinuncia, non sussiste l’onere di ripresentarne una nuova per continuare a fruire dell’Assegno medesimo per tutto il periodo 2023.“
Chi ha fatto la domanda di Assegno Unico lo scorso anno, vedrà accreditato l’assegno automaticamente anche nel 2023.
Resta l’obbligo di presentare una DSU aggiornata ogni anno per avere un’attestazione ISEE valida che deve essere presentata entro il 28 febbraio di ogni anno per non rischiare di ottenre solo l’importo minimo dell’Assegno. In caso di ritardo, ma se presentato entro il 30 giugno 2023, si avrà diritto all’importo pieno e agli arretrati.
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