Lavazza: rimodulazione dell’orario di lavoro e premio fino a 15mila euro nel triennio

20/09/2024

Dopo la sperimentazione avvenuta nell’headquarter di Torino, il gruppo Lavazza estenderà il venerdì breve anche in fabbrica, in base a quanto stabilito  raggiunto con i sindacati (Fai, Flai e Uila) sul nuovo contratto integrativo per il periodo 2024-2026 che riguarderà i quasi 400 lavoratori dello stabilimento di Gattinara, in provincia di Vercelli.

Al centro della trattativa l’orario di lavoro, per conciliare il business con le esigenze dei lavoratori: per questo è stata pensata una diversa e innovativa articolazione che consentirà di accorciare il venerdì attraverso una rimodulazione dell’orario e permessi aggiuntivi. Erik Beligni, direttore relazioni industriali del Gruppo Lavazza, spiega a Il Sole 24 Ore che «il benessere dei dipendenti è da sempre al centro del nostro approccio così come il raggiungimento dei risultati di business; lavoriamo da anni per favorire uno sviluppo dello stabilimento che consenta di coniugare la ricerca dell’eccellenza produttiva, qualitativa e di servizio con la promozione di un ambiente stimolante, incentivante e flessibile che sia in grado di assicurare il soddisfacimento delle necessità di business ma anche del benessere e dei bisogni delle nostre persone, introducendo in questo caso anche interessanti opportunità in termini di bilanciamento vita-lavoro. Il venerdì breve, seppure con meccanismi diversi, è stato già introdotto con grande apprezzamento presso il Centro Direzionale del Gruppo dal 2023».

Il nuovo orario prevede che -a fronte di maggiori prestazioni che possono rendersi necessarie il sabato- in determinati periodi dell’anno, le maggiori ore lavorare potranno essere recuperate in altri periodi, attraverso la riduzione a 4 ore della giornata del venerdì. Questo grazie anche al riconoscimento, per ogni giornata di maggiore prestazione, di 4 ore aggiuntive di recupero da utilizzare per il venerdì breve.

La flessibilità oraria che il gruppo del caffè’ ha iniziato a sperimentare negli uffici, era largamente richiesta anche da chi lavora in produzione e questo ha spinto alla ricerca di una soluzione che potesse andare incontro a tutti i lavoratori che hanno fortemente apprezzato l’accordo raggiunto. La percentuale di approvazione è stata pressoché unanime (97% di sì).

L’accordo prevede anche un nuovo modello di premio per obiettivi e altri innovativi elementi di welfare come i permessi per i caregiver, l’estensione del congedo di paternità e il volontariato aziendale. Il Premio per obiettivi (PPO) secondo l’accordo sarà erogato annualmente a tutte le persone dello stabilimento e, nel suo impianto, è stato stabilito che oltre a premiare le performance produttive verranno valorizzati anche i risultati del Gruppo. In caso di risultati di eccellenza verrà riconosciuto un importo fino a 15mila euro nel triennio del nuovo contratto integrativo.

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