Le novità sul congedo parentale

16/01/2023

Un mese in più, con retribuzione all’80%. Lo dice la legge di Bilancio 2023, approvata a fine dicembre.

La legge di Bilancio 2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre, contiene novità sul congedo parentale dei genitori lavoratori.

Si estende di un mese la durata del congedo parentale, fruibile dall’uno o dall’altro genitore, fino al sesto anno di vita del bambino, o sesto anno di ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Inoltre, per il mese aggiuntivo introdotto, viene aumentata l’indennità della retribuzione, passando dal 30% all’80%.

Possono farne richiesta i lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità, o paternità, dopo il 31 dicembre 2022.

Il congedo parentale copriva prima fino a dieci mesi complessivi, tra i due genitori, entro i dodici anni di vita del figlio. Alle mamme lavoratrici dipendenti spettano in particolare cinque mesi di “maternità obbligatoria”, ai quali possono essere aggiunti sei mesi, continuativi o frazionati, di “maternità facoltativa”. Durante il congedo obbligatorio, la mamma ha diritto all’80% della retribuzione media giornaliera, calcolata sulla base dell’ultimo periodo di paga, per il congedo facoltativo, l’indennità scende al 30%.

Per quanto riguarda il padre, lavoratore dipendente, può usufruire di massimo sei mesi di congedo, inoltre con la Legge di Bilancio 2022 è stato esteso il congedo obbligatorio da sette a dieci giorni, per la nascita del figlio, o per adozione. Misura entrata quindi da poco a pieno regime, con il recepimento della Direttiva europea n.2019/1158, sul bilanciamento vita-lavoro. Dell’importanza del congedo parentale per i papà e di quanto siano apprezzati i servizi che guardano ai padri lavoratori, ne avevamo parlato qui.

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