Welfare aziendale e nuovi strumenti tecnologici per la gestione dei "crediti"

14/07/2023

Il mercato del welfare aziendale è in continuo cambiamento,

essendo popolato da società – anche molto diverse tra loro – che mettono a disposizione delle imprese delle piattaforme digitali che consentono poi ai lavoratori di accedere a beni e servizi previsti dalla normativa, facilitando l’intermediazione tra domanda e offerta di prestazioni di welfare aziendale e agevolando così il lavoro delle imprese nell’individuazione dei fornitori e semplificando la fruizione dei servizi da parte di lavoratori e lavoratrici.

Nel corso degli ultimi due anni si stanno affacciando nuovi soggetti che non fanno della piattaforma il loro core business: sono le società cosiddette FinTech, cioè che forniscono prodotti e servizi finanziari attraverso le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Questi operatori mettono i a disposizione di imprese e lavoratori strumenti “alternativi” per veicolare e utilizzare il credito welfare, e in particolare quello riguardante i fringe benefit.

Questo può avvenire tramite app attraverso la quale la quota del welfare può essere spesa presso attività e servizi di prossimità, anche allo scopo di valorizzare i circuiti commerciali locali piuttosto che le sole catene della grande distribuzione o piattaforme di e-commerce come Amazon o Ebay.
Accedendo all’applicazione i dipendenti possono conoscere il loro credito e capire dove è possibile spenderlo. Nell’app si può trovare una serie di attività commerciali già selezionate, ma spesso è possibile anche far convenzionare un esercente di fiducia. E, dato che si tratta di fringe benefit, può essere un’attività di qualsiasi tipo: dal panettiere, al macellaio, dal tabaccaio al piccolo alimentari, fino all’elettricista, il parrucchiere o l’idraulico. Si tratta quindi di sistemi di pagamento digitale molto simile ad app già presenti sul mercato ma sono rivolti specificamente ai dipendenti delle imprese che fanno welfare aziendale attraverso i fringe benefit.
Un’altra tipologia di servizio avviene attraverso Smart Card per i fringe benefit attraverso la quale i lavoratori e le lavoratrici possono acquistare beni e servizi presso tutti gli esercenti e i fornitori che utilizzano un sistema di pagamento elettronico. Attraverso una card quindi, vengono resi i fringe spendibili all’interno di un circuito di produttori e rivenditori.

Come dimostra l’esperienza di queste FinTech, il mercato del welfare aziendale mostra ancora fermento e vitalità. : stanno nascendo nuove soluzioni e nuovi strumenti per sostenere le imprese che vogliono fare welfare, ma anche i lavoratori e le lavoratrici che ne beneficiano.
Grazie alla tecnologia si stanno sviluppando infatti nuove possibilità, che possono comunque essere integrate alle più “classiche” piattaforme, che rendono più semplice spendere il credito welfare, e specialmente quello riguardante la quota dei fringe benefit.
Questo può divenire un’opportunità per garantire la spendibilità del welfare all’interno del territorio, andando così ad alimentare una “filiera corta” che predilige dei fornitori di beni e servizi a Km0. In questo modo, le risorse messe a disposizione delle imprese “restano” sul territorio, alimentando un circuito virtuoso per l’economia locale.

In primo piano

WelFare Insieme S.r.l.
Impresa Sociale

Viale Vittorio Veneto n. 16/a, 20124 – Milano | tel. +39 02 49710883 | P.IVA 10464170967

Logo footer di Confartigianato: Persone - WelFare Insieme
2023-06-22T16:56:30+02:00
Torna in cima