Assegno unico universale e applicabilità del Welfare
30/03/2022
Dal 1 marzo l’Inps eroga l’Assegno unico universale alle famiglie con figli a carico, con la circolare E/4 dello scorso 18 febbraio l’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’assegno unico non si sovrappone all’applicabilità del credito welfare
Il Decreto Legislativo n. 230 del 21 dicembre 2021 ha istituito l’Assegno unico e universale per tutte le famiglie con figli a carico. Per ricevere il contributo è necessario presentarne domanda all’INPS, la richiesta va rinnovata ogni anno. L’assegno viene erogato per ciascun figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno di età, non sono previsti limiti anagrafici per i figli a carico con disabilità.
A decorrere dal 1 marzo 2022 l’assegno unico viene erogato mensilmente dall’INPS, a chi ha presentato richiesta, per il periodo compreso tra marzo dell’anno corrente e febbraio dell’anno successivo, a chi presenterà la domanda entro il 30 giugno 2022, verranno erogati anche gli arretrati. L’importo dell’assegno è calcolato in base alla situazione economica della famiglia sulla base dell’ISEE.
L’assegno unico, a differenza delle vecchie agevolazioni per le famiglie, è rivolto ad una platea molto più ampia di genitori, si tratta infatti di uno strumento universale, non più legato alla condizione di “lavoratore”, mentre infatti i vecchi assegni familiari venivano versati in busta paga, l’assegno unico arriverà direttamente sul conto corrente del beneficiario. Il nuovo strumento varato dal Governo mira a raggiungere i circa sette milioni di nuclei familiari con figli.
Un importante chiarimento circa assegno unico e welfare, strumento fondamentale per il sostegno alle famiglie, si è avuto con la Circolare n. 4/E del 18 febbraio 2022 nella quale l’Agenzia delle Entrate chiarisce che l’assegno unico non si sovrappone all’applicabilità del credito welfare.
Secondo la circolare per i figli a carico continuano a spettare le detrazioni e le deduzioni previste per oneri e spese sostenute nel loro interesse e aggiunge “per i figli di età inferiore ai 21 anni, anche se non fiscalmente a carico, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all’articolo 51, comma 2, del TIUR in tema di welfare”, ciò significa – come ulteriormente specificato – che non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore normale dei servizi di welfare messi a disposizione dal datore di lavoro a tutti i dipendenti, anche se goduti da figli di età inferiore ai 21 anni.
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate contribuisce a ribadire l’importanza dell’applicazione di strumenti di welfare che rispondano ai bisogni di persone e famiglie, che si declinano nell’aumento del benessere per la collettività e lo sviluppo dei territori.
In primo piano
In Italia, al Sud più pensioni che stipendi
18/10/2024 In città come Lecce, Napoli, Messina,
L’Europa spende 136 miliardi di euro a causa del burnout
11/10/2024 Per burnout si intende l’insieme
L’Italia è al 17esimo posto in Europa per i giorni di ferie
04/10/2024 Secondo un report di resume.io
Ferie, la start up Joinrs toglie il tetto ai giorni
27/09/2024 Una volta raggiunti gli obiettivi
Lavazza: rimodulazione dell’orario di lavoro e premio fino a 15mila euro nel triennio
20/09/2024 Dopo la sperimentazione avvenuta nell’headquarter
L’impatto del welfare aziendale sul business secondo il Rapporto “Welfare Index PMI” di Generali
13/09/2024 Il 2023 è stato l’anno
L’allarme di Confartigianato: «Manca molto personale qualificato»
06/09/2024 Secondo il rapporto di Confartigianato,
In Portogallo ha funzionato il test per la settimana lavorativa di 4 giorni
30/08/2024 Risultato positivo per l'esperimento di
Il lavoro asincrono è sempre più diffuso
23/08/2024 Dopo l’abbandono dell’ufficio scatenato dalla
WelFare Insieme S.r.l.
Impresa Sociale
Viale Vittorio Veneto n. 16/a, 20124 – Milano | tel. +39 02 49710883 | P.IVA 10464170967