Istituito il Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare

27/02/2023

Aiutare le persone in difficoltà e combattere lo spreco di cibo, questi gli obiettivi del Reddito Alimentare, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che parte nel 2023 in via sperimentale.

Nella Legge di Bilancio 2023 è stato inserito un emendamento che ha introdotto il Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare. L’obiettivo è aiutare le persone in condizione di povertà e allo stesso tempo ridurre lo spreco di cibo.

Il Fondo è stato istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con una dotazione di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024, come fa sapere il Ministero.

La sperimentazione del Reddito Alimentare vedrà l’erogazione, a soggetti in condizione di povertà assoluta, di pacchi alimentari derivati dalle scorte invendute della distribuzione alimentare, che si potranno prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso i centri di distribuzione, per le persone appartenenti a categorie fragili è prevista la consegna a domicilio. Ad essere coinvolte per prime saranno le città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma Capitale, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari.

Ad oggi sono queste le informazioni comunicate dal Ministero, per conoscere le modalità attuative, la platea dei destinatari e le forme di coinvolgimento del Terzo Settore bisognerà aspettare l’apposito decreto.

Ogni anno in Italia rischiano di essere sprecate circa 230 mila tonnellate di cibo invenduto, mentre milioni di persone versano in condizione di indigenza. Nel Rapporto 2022 su povertà ed esclusione sociale della Caritas, diffuso lo scorso ottobre, si legge che nel 2021 in Italia le persone in condizione di povertà assoluta sono state circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini. La Caritas ha registrato un aumento del 7,7% di richieste d’aiuto rispetto all’anno precedente, e i dati del 2022 raccolti fino ad allora confermavano la tendenza. Questi dati sottolineano quanto anche il tema della povertà alimentare sia centrale oggi in Italia, se la nuova misura riuscisse a trovare un corretto metodo di applicazione e diffusione potrebbe contribuire a contrastare il fenomeno, come già si impegnano a fare tante realtà del secondo welfare.

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