Un Webinar per guardare al domani

5/08/2020

Infografica webinar su alleanze per welfare - WelFare Insieme

Lo scorso 25 giugno si è tenuto l’evento virtuale Nuove alleanze per un welfare che cambia: le sfide del Covid-19, un incontro per ragionare sulle sfide sociali che ci attendono. Sbarra (Cisl): “Dobbiamo costruire una visione di medio-lungo periodo che vada oltre le misure difensive”

Durante l’incontro sono stati presentati i risultati del rapporto di ricerca curato dal Laboratorio Percorsi di Secondo Welfare, che nelle settimane del lockdown aveva avviato una «Open call» rivolta ad aziende, associazioni datoriali, parti sociali, enti del Terzo Settore e amministrazioni pubbliche per raccogliere segnalazioni su come stessero cercando di sostenere lavoratori e comunità locali tramite welfare aziendale e/o responsabilità sociale di impresa (Rsi) durante l’emergenza. I risultati dell’indagine (che ha visto 1.047 accessi e 488 questionari completati) sono raccolti nel Rapporto «Organizzazioni solidali ai tempi del Covid-19»

Le organizzazioni più reattive sono state quelle che avevano già introdotto forme di welfare aziendale o smart working (53,4%): il 93,5% di queste ha rafforzato il lavoro agile (91,9%) e/o la flessibilità oraria (41,4%); il 74,5% ha inoltre attivato misure ad hoc per la crisi. Ma anche il 77,2% di chi non aveva sperimentato questo tipo di misure prima della pandemia ha messo in campo nuove soluzioni dedicate ai propri dipendenti.

Indipendentemente dall’esperienza pregressa le nuove misure più diffuse sono consistite in comunicazione e informazione per la prevenzione del contagio (69,5%), attivazione di assicurazioni per i lavoratori positivi al Covid-19 (33,2%), sostegno psicologico a distanza (30,2%), fornitura di strumenti per la didattica a distanza (24,6%), congedi, permessi o ferie retribuite extra (22,2%).

In tema di responsabilità sociale d’impresa, a muoversi sono state soprattutto le organizzazioni che già erano attive in questo ambito: il 68% ha dichiarato un aumento del proprio impegno. Le azioni più frequenti hanno riguardato donazioni a favore del Servizio sanitario nazionale e della Protezione Civile (40,2%), l’acquisto di materiale sanitario (34,8%), raccolte fondi specifiche (33,8%). La ricerca ha anche messo in luce correlazioni positive fra gli interventi di welfare aziendale e smart working e quelli di responsabilità sociale, a suggerire una sinergia che tende a rafforzare reciprocamente i due ambiti di azione.

“Non possiamo accontentarci di misure di tamponamento, dobbiamo costruire una visione di medio-lungo periodo che vada oltre le misure difensive, mettendo in campo interventi di natura anticiclica, per aiutare il Paese alla ripartenza. E imprescindibile, in quest’ottica, è il ruolo della contrattazione sul welfare, che anche nella fase dell’emergenza Covid-19 ha dimostrato di essere leva strategica nel rispondere ai bisogni delle persone”, ha affermato il Segretario generale aggiunto della Cisl, Gigi Sbarra, in chiusura dell’evento virtuale. “Abbiamo e avete, soprattutto qui in Lombardia” prosegue, “vissuto mesi terribili. I prossimi saranno densi di problemi: si stanno allargando le diseguaglianze, le disparità tra più forti e meno forti, i dati macroeconomici sono drammatici. Dobbiamo riaffermare di più e meglio il valore della centralità della contrattazione sul welfare, sia aziendale che decentrata, che sia sempre più innovativa e quindi efficace nel rispondere ai bisogni delle persone”.

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