Erika Medau - Le persone: la vera forza del Welfare
28/01/2021
La forza del Welfare è data dalle persone che sa coinvolgere. Esperti che conoscono leggi, diritti, opportunità capaci di prendere in mano le esigenze di famiglie e imprese, e di soddisfarle. Ma anche lavoratori e imprenditori, consapevoli che un piano di Welfare Aziendale può fare la differenza, con vantaggi economici e fiscali per tutta la comunità.
E’ per trasmettere questi valori che WelFare Insieme ha iniziato un percorso volto a conoscere i nostri professionisti sul campo. Come Erika Medau, Welfare Specialist che lavora allo Sportello Welfare Aziendale della Confartigianato Imprese Mantova.
Con lei abbiamo riflettuto sull’evoluzione della cultura del welfare e sui servizi offerti in maniera peculiare dall’associazione che rappresenta ogni giorno sul territorio.
Erika, qual è secondo te il valore assoluto e quali i vantaggi del welfare, come strumento volto al sostegno e al benessere di imprese, famiglie e comunità?
Con il termine welfare aziendale s’intende l’insieme delle iniziative di natura contrattuale o unilaterali da parte del datore di lavoro, volte a incrementare il benessere del lavoratore e della sua famiglia attraverso l’integrazione non monetaria alla retribuzione, fiscalmente vantaggiosa sia per le aziende, che per i collaboratori. Si tratta di un importante strumento volto da un lato, al sostegno delle imprese che beneficiano di un importante risparmio fiscale e contributivo (circa del 33%) permettendo di migliorare il clima aziendale e aumentare la produttività, mentre dal punto di vista dei dipendenti, permette di aumentare il proprio potere d’acquisto, migliorare la qualità della vita e il proprio benessere, ed è detassato. Un altro importante vantaggio del welfare aziendale, è la possibilità di estendere il beneficio oltre che al lavoratore, anche ai suoi famigliari, migliorando così il benessere dell’intero nucleo familiare.
Quali sono a tuo avviso le sfide del welfare, oggi, di fronte ai cambiamenti portati dal Covid, specie per le piccole e medie imprese?
La pandemia da Covid-19 che attualmente stiamo vivendo, ha colpito tutti, imprese, professionisti, lavoratori, impattando sull’intero sistema di welfare pubblico, cambiando le dinamiche economiche e acutizzando i bisogni sociali. In un contesto in continua evoluzione, le imprese hanno dovuto da subito adottare misure che hanno stravolto l’organizzazione aziendale e lo svolgimento dell’attività lavorativa: ad esempio, il tema della sicurezza e l’attuazione di protocolli anti-contagio è apparso da subito un elemento fondamentale per l’attività delle aziende, un secondo tema rilevante per l’evoluzione dei rapporti di lavoro riguarda la diffusione e la regolazione dello smart working, ponendo alle imprese, specie le micro e piccole imprese, la sfida della digitalizzazione e la rimodulazione e flessibilità degli orari di lavoro.
L’emergenza sanitaria ha introdotto un’altra serie di priorità nella scelta delle misure di welfare: alcune dirette a integrare il reddito dei lavoratori coinvolti nella crisi e a integrare e anticipare le prestazioni degli ammortizzatori sociali, altre volte a far fronte alla domanda crescente di servizi sanitari di vario genere, dalla distribuzione di dispositivi di protezione individuale, all’ampliamento delle prestazioni dei fondi sanitari integrativi.
Welfare e futuro, verso il Welfare di Comunità: quali nuove prospettive, normative e opportunità ti senti di anticipare?
Guardando al futuro, ci aspettiamo una maggiore sensibilizzazione delle imprese e dei lavoratori alla cultura del welfare aziendale e del fare welfare in azienda, mentre dal punto di vista contrattuale crediamo che la direzione per i prossimi rinnovi contrattuali, anche dell’artigianato, sarà di prevedere l’erogazione di una somma da destinare a beni e servizi di welfare. Inoltre, il welfare aziendale, può fungere da leva per lo sviluppo dell’economia territoriale: per far questo è fondamentale costruire un network di erogatori locali, presso i quali tutti i beneficiari possano effettuare le proprie spese.
Il salto di qualità: come diffondere su larga scala la cultura del Welfare Aziendale?
Negli ultimi anni abbiamo notato un crescente interesse ai temi del welfare aziendale anche da parte di piccole e medie imprese, che costruiscono piani di welfare a titolo di gratifica di fine anno, come incentivo alla produttività, per favorire un miglior clima aziendale, oppure volte ad attivare iniziative di prevenzione in campo sanitario attraverso progetti promossi dai fondi di sanità integrativa. Un’importante svolta a promuovere la cultura del welfare, deriva anche dai rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, che dopo quello del Settore Metalmeccanico, prevedono l’inserimento di una quota da erogare sotto forma di servizi welfare. In questo modo, si auspica che sempre più aziende e lavoratori, avranno la possibilità di approcciarsi ai servizi di welfare.
La tua esperienza personale: occuparsi di welfare nel territorio. Progetti realizzati, servizi offerti, aneddoti, sogni nel cassetto?
Personalmente, mi occupo di welfare dal 2017 con l’istituzione dello sportello di Welfare Aziendale presso la nostra associazione, Confartigianato Imprese Mantova. Inizialmente i primi approcci delle aziende al welfare, risalgono all’attivazione di piani di welfare contrattuale a seguito dei rinnovi del CCNL Settore Metalmeccanico e del CCNL Metalmeccanici PMI, che prevedevano l’erogazione di una somma sotto forma di servizi welfare. Successivamente abbiamo iniziato a proporre, con il supporto di WelFare Insieme, il welfare aziendale alle nostre imprese associate e nel corso degli anni abbiamo riscontrato sempre più interesse a riconoscere gratifiche verso i dipendenti, anche da parte di piccole imprese.
Tra i servizi welfare che proponiamo: offriamo consulenza alle aziende e costruiamo piani welfare personalizzati, forniamo assistenza a imprese e lavoratori beneficiari di piani di welfare oppure destinatari di fondi bilaterali, organizziamo eventi di sensibilizzazione della cultura del welfare, ricerchiamo e intercettiamo esercizi commerciali, attività artigianali e erogatori di servizi interessati a far parte di un network che favorisca lo sviluppo dell’economia del territorio, nonché la risposta ai bisogni di welfare.
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