Cordis Community: lavorare insieme a livello locale per vincere insieme la crisi globale

01/10/2020

Confartigianato Imprese Padova sarà partner, con Confcommercio e Confesercenti, dell’iniziativa ideata da TreCuori. Il via dal 9 Novembre: ecco come iscriversi

Una “community” all’interno della quale aziende e privati possano acquistare prodotti e servizi senza intermediari, innescando un circuito virtuoso fatto di rilancio del mercato interno, miglioramento della liquidità delle imprese e della loro competitività rispetto ai colossi del web, sostegno all’occupazione. E’ il senso del Progetto Cordis Community, presentato la settimana scorsa non a caso a Padova, nell’anno che la vede Capitale europea del Volontariato 2020.

Confartigianato Imprese Padova, in partnership con Confcommercio Imprese per l’Italia – Ascom Padova e Confesercenti del Veneto Centrale hanno deciso di sostenere fortemente questa iniziativa, che partirà per la provincia di Padova ma con prospettive di sviluppo su scala Nazionale, e capace di dare un nuovo strumento alle imprese del territorio per superare la crisi sistemica e l’ulteriore incertezza portata dal Covid. Il progetto, ideato e gestito dalla società benefit TreCuori, gode del patrocinio di vari soggetti istituzionali tra cui la Provincia ed il Comune e la Camera di Commercio di Padova.

La Community Cordis segue la logica dello scambio, grazie alla creazione di una rete locale all’interno della quale aziende e privati cittadini possono acquistare prodotti e servizi in totale o parziale compensazione tra loro, senza intermediari. È la convenienza il motore di questo circuito virtuoso, che offre benefici immediati operando a diversi livelli: 

• migliora la liquidità delle imprese, favorendo la circolazione del denaro e trattenendolo all’interno della comunità; 

• inietta nel mercato nuova capacità di spesa utilizzabile solo all’interno della Cordis Community, fungendo da stimolo ai consumi sul territorio e da contrasto ai colossi del web; 

• sostiene l’occupazione, perché potendo coinvolgere collaboratori e i dipendenti rende più sostenibile il costo del lavoro delle aziende.

L’idea di Cordis nasce in pieno periodo Covid, quando tanti di noi si sono rivolti al mercato online per acquistare prodotti o fare la spesa, sfruttando come mai prima le possibilità offerte dai mezzi digitali per accedere ai servizi fruibili a distanza. In questi anni, la parte del leone è stata svolta dai grandi gruppi multinazionali, a scapito di piccoli esercenti e delle piccole e medie imprese locali. Durante il lockdown, invece, molti dei nostri artigiani, commercianti e produttori di fiducia hanno saputo ricrearsi e riproporsi, sfruttando le nuove tecnologie per restare a contatto con la rete dei loro clienti. Esiste, dunque, una fetta di mercato dove anche il mondo locale può dire la sua e inserirsi con successo, intercettando una domanda sensibile alla qualità del prodotto o del servizio “a km 0” e alle relazioni umane. E’ proprio qui che Cordis può fare la differenza.

Il Progetto parte da una base di più di 800 imprese ed enti e 6.000 persone già attive nella provincia di Padova con il welfare aziendale e il marketing sociale di TreCuori. La Cordis Community è ora aperta a tutti coloro che, avendo a cuore il territorio, si uniranno al progetto: dalle associazioni di categoria agli enti di rappresentanza, dai singoli comuni ai distretti del commercio, dagli ordini professionali alle Federazioni sportive.

All’interno del circuito commerciale di Cordis, le aziende aderenti pattuiscono di scambiarsi beni e servizi in una logica di compensazione parziale, asincrona e multi-soggetto:

• parziale, perché ogni acquisto prevede che il pagamento di un bene o servizio sia corrisposto solo in parte in euro (65%), mentre il valore restante (35%) viene pagato in compensazione con altri beni e servizi, quantificabili in “Cordis” (dove 1 Cordis, all’interno del circuito, equivale sempre esattamente a 1 euro); 

• asincrona, perché il sistema garantisce che l’acquisto e la vendita possano avvenire in momenti diversi; ogni venditore riceve il suo corrispettivo in euro e in cordis, potendo riutilizzare questi ultimi anche in un momento successivo; 

• multi-soggetto, perché l’acquisto operato all’interno della Cordis Community può essere compensato vendendo ad uno o più soggetti diversi, per rispondere alle reali necessità dei vari aderenti.
Per favorire l’avvio degli scambi tramite Cordis, al momento dell’adesione ogni nuovo membro della community può richiedere una disponibilità iniziale fino a un massimo di 3mila Cordis (equivalenti a 3mila Euro) per ogni addetto/dipendente: questa somma andrà a riempire il proprio conto virtuale – la cui capienza massima sarà pari al doppio della disponibilità iniziale.

Il conto si svuota spendendo e si riempie incassando per effetto delle transazioni disposte tramite l’apposita app o sul sito www.cordiscommunity.org

È possibile aderire al progetto per il periodo di un anno, liberamente prolungabile; l’uscita dalla community non comporta alcun costo. Anche per quanto riguarda le spese di gestione, particolarmente agevolate per gli iscritti alle associazioni di categoria aderenti al progetto, i partecipanti non dovranno mettere mano al portafoglio, perché tutto potrà essere pagato direttamente in Cordis (cioè in propri prodotti o servizi).

E’ aperta ufficialmente l’adesione a tutte le imprese e gli scambi prenderanno avvio il prossimo 9 novembre.
Per saperne di più si veda il video di presentazione sul sito www.cordiscommunity.org.

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